SCIUTO inaugurazione Mostra Domenica 14 Gennaio 2018

dalle ore 19 alle 22 con Aperitivo e Musica dal vivo con

Simone Marcadalli (chitarra) e Alessandro Fattorini (contrabbasso)

ingresso libero presso Leggere Strutture Art Factory

PENSIERI PER RACCONTARE LA MIA PITTURA

Il lavoro dell’artista apre quello squarcio nel cielo coperto attraverso il quale altri occhi possono vedere oltre.

Alcune volte è come se pitturare ed essere assenti fisicamente siano la stessa cosa. Il colore sa già quali forme andare a riempire. E ti senti come spettatore di fronte le tue stesse mani.

Nel disegno ritrovavo gia’ da ragazzo la dimensione a mia misura delle cose. Tutto diventava tangibile e comprensibile semplificando la realtà in sole due dimensioni. Umanizzavo in questo modo la complessità che osservavo.

C’è nei social un fascino grafico che ispira i miei ultimi lavori. Ne rendo un omaggio figurativo cercandone al tempo stesso il loro significato/valore.

Quello che metto in scena è un inchino gentile e doveroso ai nuovi strumenti di comunicazione global. Una straordinaria opportunità che solo da qualche anno emerge come un fenomeno così virale. Ciascuno può dire la sua attraverso un social; esprimendo parole sensate e profonde o sproloquiando inutili volgarità.

Ciascuno si sente cittadino, commentatore, amico di qualche altra persona in qualche altro posto del mondo. Si creano connessioni, gruppi, movimenti, luoghi ideali in cui le persone vivono una seconda cittadinanza mondiale virtuale.

Si avvicinano incredibilmente distanze mentali che ci fanno sperare ad un nuovo mondo in cui le differenze potrebbero essere un giorno solo culturali.

CITAZIONI

“All’interno delle opere di Sciuto, ritroviamo infatti numerosi simboli del web divenuti ormai d’uso quotidiano, dal cellulare alla posta elettronica, dagli android e alla connessione internet… pluralità di elementi che sfocia in un bisogno di ri-connessione con la natura, reso lampante nell’opera “Recharge my life”. ll mare ritratto, infatti, non è un mare in tempesta, ma rappresenta la condizione di quiete mentale che l’uomo ricerca guardandolo. Lo sguardo è magneticamente attratto verso l’orizzonte, da sempre simbolo di un infinito liberatorio nel quale perdersi. Intervengono ad ostacolare questo senso di deriva senza fine due elementi, che ricorrono spesso nelle sue opere, i quali rendono degna questa deviazione dello sguardo: il Molo di Alassio e l’isola Gallinara. Quest’ultima compare con colori insoliti, rossi perlopiù, che permettono all’Artista di astrarre sé stesso e ciò che gli sta intorno (alassio horizon, smart-capture, new player).” (M. CANEPA – 2017)

“Giunge poi una riflessione artistica sulla nascita ed il veloce sviluppo dei “social”, temi ricorrenti nelle sue ultime opere. Esorcizza così lo stupore e il timore di quella che è una nuova rivoluzione del linguaggio globale umano e la nuova occasione per giungere attraverso nuove strade e nuovi canali ad una vera giustizia sociale (heart, show must go on, social ransom).” (I. Falcone – 2016)

“I segni utilizzati oggi per la comunicazione in tutto il mondo compaiono raggruppati in composizioni, che solo in apparenza appaiono fredde e immediate, ma che in sostanza riflettono una capacità singolare nell’accostamento dei colori e degli elementi. Alcuni oggetti sono immersi in un’atmosfera cromatica ricchissima, altri in una base uniforme, altri ancora sono delimitati da sezioni accostate. […] un artista moderno che vuol esprimere valori e interpretazioni della realtà umana in modo originale e armonioso.” (Prof. G. Puerari – 2016)